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Riflessioni: Storia di un banco di scuola


23 Luglio 2024

Gennaio 2021. Un piccolo banco di Scuola ci racconta la sua storia. La storia di un oggetto semplice, dalle forme talmente regolari da passare a volte inosservato. Eppure, ha tante storie da raccontare. Storie di successi e di sconfitte, di sudore e di sacrificio. Tornando indietro nel tempo, a quel 2020 maledetto che ci ha chiusi in casa per mesi, anche un semplice banco di Scuola diventa testimone di una perdita, di una mancanza. Di un abbandono e di tanta solitudine.

Era l’anno del lockdown e delle mascherine e il nostro banco sentiva tanto la mancanza del suo Filippo. Se lo immaginava chiuso in casa tra una notizia e l’altra che scorrevano al telegiornale. Un bollettino di guerra. Un banco di Scuola che si racconta e ci racconta. Restiamo per un attimo ad ascoltare.

Luglio 2024. Ogni storia ha il suo punto di arrivo o la sua “Fine”. Ma siamo sicuri che tutto finisca davvero? Filippo è arrivato al termine del suo percorso scolastico ed è ora di dire addio al suo caro, vecchio banco di scuola. E il povero banco, ormai abituato a questo tipo di emozioni, vede andar via una persona speciale. Un ragazzo che oltre ad essersi impegnato negli studi, ha manifestato il suo interesse per tutte le sfere di insegnamento che la scuola offre. Dall’Educazione Civica allo Sport.

E come lui, tanti si stanno diplomando e diranno addio alla loro classe. Al loro banco. Questi ragazzi sono speciali perché hanno vissuto in prima persona il disagio della Pandemia, perché hanno prematuramente perso un Professore che era anche un grande amico. Di tutti Noi. La perdita! Ecco il tema principale di queste riflessioni: quando si ama non si perde mai veramente qualcuno o qualcosa. Buon Ascolto

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